Una teoria che utilizza la forma a vortice dell’elettrone fu presentata al fine di risolvere l’enigma della dualità onda-particella. Convenzioni come “particella” e “onda” furono usate per descrivere il comportamento degli oggetti quantistici come gli elettroni. Il vuoto superfluido ha creato il presupposto per descrivere la struttura di base del vortice e le proprietà dell’elettrone, mentre svariate formule derivate dalle leggi dell’idrodinamica sono state applicate per ricavare la circonferenza del vortice dell’elettrone, il raggio, la velocità angolare e la frequenza angolare, il momento angolare (spin) e il momento magnetico.
Un elettrone a forma di vortice spiegava completamente l’associazione tra il momento e l’onda, e le leggi dell’idrodinamica furono essenziali per ricavare l’energia e la frequenza angolare dell’elettrone. In generale un elettrone che si muove in uno spazio possiede moti interni ed esterni. Al fine di ricavare la frequenza angolare di questo moto interno la lunghezza d’onda Compton fu utilizzata per rappresentare la lunghezza di un ciclo del moto interno che equivale alla circonferenza del vortice dell’elettrone. La frequenza angolare del vortice dell’elettrone fu calcolata per ottenere lo stesso valore secondo la teoria di Planck.